ARTICOLO DELL'AVV.GRILLO SUL NUMERO 3/2016 SULLA RIVISTA ABITARE OGGI DAL TITOLO " PER UNA RINASCITA NAPOLETANA "
Per una rinascita napoletana
Tante le sfide per il futuro di Napoli. La trasformazione urbanistica della città deve essere associata
a un'attenta politica culturale e alla valorizzazione del patrimonio architettonico. Confabitare si propone
come supporto a tutte le future iniziative volte al miglioramento della città partenopea.
Scopo di quest’articolo, che è indirizzato ad una platea di oltre quarantamila associati in tutt’Italia, è far conoscere la realtà odierna di una città che vanta un glorioso passato ed è interessata da una grossa rinascita socio-culturale: Napoli. Ciò, in quanto, quale sindacato di proprietari immobiliari, la nostra sede napoletana si batterà sempre di più per instaurare un valido e proficuo dialogo con le istituzioni locali, perché fermamente convinta che la rinascita di una città si gioca su di una fondamentale mission: rendere i cittadini sempre più consapevoli e responsabili delle problematiche del territorio in cui essi vivono.
Non v’è dubbio che, per le vicende economiche, sociali, politiche e culturali, Napoli sia stata la città più europea tra quelle italiane. Basti pensare solo che, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, Napoli rappresentava la seconda città più popolosa d’Europa, dopo Parigi.
E, per quanto lo si voglia negare, tanti sono i primati che la contraddistinguono nella sua storia e tanti sono quelli che oggi la rendono ancora, tra gioia e dolore, una città europea. Per esempio, la realizzazione della linea 1 della metropolitana che sta delineando, attraverso la logica delle “stazioni dell’arte”, il profilo di una città moderna. Nonostante tutti gli attacchi mediatici, le colpe delle istituzioni, l’incapacità di fare sistema e sfruttare l’enorme potenziale del nostro territorio, Napoli registra il boom di affluenze turistiche.
Ma c’è tanto da fare e da investire, per dare a Napoli il ruolo di città moderna ed europea a tutti gli effetti. In tale ottica, lo sviluppo e il rilancio di una città e del suo territorio deve passare necessariamente attraverso una rigenerazione urbana.
Rigenerazione è sinonimo di rinnovamento e nello specifico la rigenerazione urbana ha come primo passo quello della riqualificazione urbanistico-architettonica della città esistente. Oltre 100 milioni di euro stanziati dalla Commissione Europea relativi al progetto “centro Storico di Napoli-valorizzazione del sito Unesco” rendono doverosa una riflessione. Negli ultimi venti anni, a livello europeo, la riqualificazione urbanistica è andata sempre più sviluppandosi nelle modalità di una “progettazione culturalmente consapevole” frutto di una riflessione teorica che tiene conto della storia dei luoghi e della tutela delle identità (storiche, culturali e sociali). E molti sono a livello europeo i progetti attuati sia in termini di recupero e di restauro del patrimonio culturale esistente sia in termini di ridata dignità a contesti urbani degradati. In particolare, la necessità di una progettazione culturale è stata determinata dal ritorno ad un’occupazione degli spazi pubblici per una fruizione culturale che va ad incidere in termini d’intervento nell’urbanistica di una città. Infatti, è sotto gli occhi di tutti che la valorizzazione del patrimonio culturale di una città, in generale di un territorio, passa sempre di più attraverso l’ideazione, la progettazione, il marketing e la comunicazione degli eventi culturali. In tal senso, ruolo fondamentale è quello delle associazioni che costituiscono una fetta importante dell’offerta culturale di intere città e regioni.
Pensiamo a Barcellona che, forse meglio di altre realtà urbane europee, si configura come modello di riferimento per quanto concerne le trasformazioni urbane intese come strumento volto alla riqualificazione urbana e sviluppo di un territorio. Barcellona e Napoli hanno molti tratti simili, come le caratteristiche geomorfologiche di città racchiuse e definite da elementi naturali e disegnate quindi dalla geografia. Simili anche nell’immagine e nell’uso degli spazi collettivi (strade, piazze e giardini) intesi come luoghi in cui si svolge la vita cittadina, lontani dal freddo decoro mitteleuropeo ed ancora nella ricchezza del patrimonio storico-artistico, segnato spesso dal degrado fisico e sociale. Infatti, nell’ambito della trasformazione urbanistica della città catalana, si è giustamente intuito come questa dovesse essere associata ad un’attenta politica culturale. Da oltre un decennio, Barcellona è internazionalmente riconosciuta come capitale culturale spagnola; grazie anche ai suoi ricchi programmi espositivi e alla sua grande offerta di spettacoli ed attività culturale. Gli spazi pubblici di Barcellona vengono concepiti come appendici di importanti contenitori culturali, recuperati o realizzati ex novo, soprattutto nel caso dei quartieri disagiati.
Ed è perciò che noi, a viva voce, diciamo che le sfide del futuro di Napoli in tal senso si vinceranno anche grazie al ruolo di associazioni come Confabitare, che con il loro attivismo potranno dare un supporto alla rinascita della città partenopea. Per questo, sin dalla sua costituzione, la sezione napoletana sta sviluppando una serie di importanti relazioni con esponenti delle istituzioni locali, dialogando apertamente, allo scopo di ridare una dignità maggiore alla “nuova Napoli”. Avv.Luigi Grillo
(Presidente di Confabitare Napoli)